Non è mai troppo tardi per iniziare: il fondatore della catena di Fast food KFC ha creato il suo impero a 65 anni, John Pemberton ha inventato la Coca Cola a 55 anni e il 23% delle nuove imprese americane è già in mano ai sessantenni. Cosa aspettate ad avviare una attività imprenditoriale e trasformarvi in “silver startupper” per superare un congedo forzato e la crisi di mezza età? Basta imitare il modello anglosassone.
Nell’articolo del Financial Times “Silver start-ups boosted by UK pension reforms” si legge che le aziende fondate e gestite da senior sono in costante in aumento. Il quotidiano cita i dati del 2014 raccolti della società di analisi Global Entrepreneurship Monitor secondo la quale il 6,5% dei cittadini inglesi con più di 50 anni ha attivato un’attività imprenditoriale, una percentuale questa superiore della fascia 18-29 anni.
L’apporto dei baby boomers sul mercato delle start up nel Regno Unito è destinato ad aumentare anche grazie alla riforma del sistema pensionistico che consente a chi ha superato i 55 anni di incassare il proprio fondo pensione in una unica soluzione e non più come rendita mensile. Secondo un sondaggio Axa dell’aprile scorso un 55enne su dieci, che si ritirerà nei prossimi 18 mesi, sta valutando di utilizzare i risparmi per rientrare nel mondo di lavoro avviando una piccola impresa o una società di consulenza.
E per aiutare questi imprenditori agées ad avviare una start up lo scorso giugno Google ha proposto a Londra il programma pilota “Founders Over 50” nel campus di Shoreditch. Agli iscritti è stato offerto un corso di sei settimane di “inspiration, training and skill-sharing, to bring the support needed to grow a new business” dove esperti di varie discipline hanno dato una valutazione professionale delle idee d’impresa e gli strumenti per poterle realizzare. E’ molto probabile che Google riproporrà ancora gli stage a misura di senior visto che l’ufficio nazionale di statistica inglese ha previsto che il silver tsunami contagerà sempre più il mondo delle startup: nel 2020 ci saranno in Gran Bretagna due milioni di “matricole” con più di 60 anni.